Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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I miei amici di Villa Castelli

214326
Ciarlantini, Franco 17 occorrenze
  • 1929
  • Fr. Bemporad & F.°- Editori
  • Firenze
  • Paraletteratura - Ragazzi
  • UNICT
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I miei amici di Villa Castelli

è passata con un cestino colmo dei frutti rossi e succosi: erano ciliegione carnose, lucide che invogliavano subito a mangiarle. Mario, a cui ne erano

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pensare che l'acqua del ruscello che essi bevono facendo conca dalle mani, è spesso ancor quella in cui, poco più su, una massaia sciacquava i suoi panni

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sparge invece l'odore del fieno di cui son colmi i fienili, l'odore acuto delle ultime acacie in fiore e delle piante di tiglio, profumi intensi che

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all'ombra, di una vecchia querce: si dànno al lavoro paziente di scortecciare dei rami di cui si vogliono fare dei bastoni. Intanto Sèrafo racconta: «Mi

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. Forse però non alla macina fredda verrai portato, ma restituito alla terra da cui sei uscito. Sarà l'autunno allora e le mani che ti spargeranno nel solco

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: sono i tratti di terreno in cui si coltivano le erbe che saran date ancor fresche ai buoi, invece del fieno che dovran mangiare tutto l'inverno.

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la luce perpetua loro risplenda. Riposino in pace. Così sia». I bambini, a cui piace tanto giocare e muoversi, non capiscono perchè sia bello l'eterno

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. D'autunno, quando cade la nebbia, quella cascina mette addosso una grande malinconia. Anche la cucina, in cui si entra per una porta bassa, è uno stanzone

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spalle. Porte appesa da un lato la fisarmonica e dall'altro una bisaccia di tela turchina in cui mette i tozzi di pane che le buone massaie gli dànno

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colla cappa del camino, dalla gola del quale pende una catena, al cui gancio è attaccato il paiuolo. Sul fuoco basso c'è un treppiede sopra il quale

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ai bambini, in altri si fanno focacce in cui si nasconde una fava. Chi la trova nella sua parte comanda per tutta la serata i giochi da farsi. In altri

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cui combattono le loro utili battaglie. Ecco i badili lucidi, le vanghe e le zappe, che devono rompere le zolle indurite nell'inverno; ecco i bei

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apposta per lui e per la sua famiglia. Di settembre vi si vedono ancora i cumuli di cartocci e di tutoli di granturco che odorano e su cui è piacevole

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fossatello che scorre dietro la stalla e mai non si tediano di sentir l'acqua scorrere attraverso le loro zampette palmate con cui sembrano tenersi a

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per cui vorrebbe compiere qualche atto che lo distinguesse fra i compagni. I suoi occhietti si fanno più vivaci, le sue guance si avvivano, la sua voce

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alberi già ricchi di foglie verdi: sono peri, meli intorno a cui volano avide le api. In riva alle correnti fresche e chiare fioririscono anche i

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desideroso di ravvedersi, gli lasciò scegliere la pianta a cui doveva venir impiccato. Si prepara la corda, si prepara il confortatore e il contadino è

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